(Teleborsa) - Nel terzo trimestre del 2017, la pressione fiscale in Italia si è ridotta dello 0,4% al 40,3%, rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Si tratta - spiega l'ISTAT - del valore più basso dal 2011.

Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,7% mentre i consumi sono cresciuti dello 0,2%. Di conseguenza, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è aumentata di 0,5 punti percentuali, salendo all’8,2%.

A fronte di una diminuzione dello 0,1% del deflatore implicito dei consumi, il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto rispetto al trimestre precedente dello 0,8%.

Sempre nel terzo trimestre, del 2017, l'indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche in rapporto al PIL è stato pari al 2,1%, con un miglioramento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre del 2016 (quando era stato del 2,4%). Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un'incidenza sul PIL dell'1,2% (1,4% nel terzo trimestre del 2016). Il saldo corrente delle AP è stato anch'esso positivo (incidenza sul PIL dell'1,3%, 0,6% nel terzo trimestre del 2016).