(Teleborsa) - Nuovi record per il petrolio, che ha sfondato anche la soglia dei 71 dollari stamattina, portandosi ai livelli più alti da oltre 3 anni, precisamente ottobre 2014.

Il Future sul Brent, la qualità di greggio del mare del nord, è volato su un massimo di 71,2 dollari al barile, per poi assestarsi a 70,8 dollari, mantenendo un rialzo dello 0,38%. Anche il Light crude statunitense è in crescita e scambia in vantaggio dello 0,70% a 66,07 dollari.

Alla base del rally del greggio vi sono numerosi fattori, in primis il razionamento dell'offerta voluto dall'OPEC, che sembra controbilanciare l'atteso aumento della produzione shale in USA, in un contesto di espansione dell'economia globale.

L'ultimo impulso alle quotazioni è arrivato dai dati settimanali sulle scorte, pubblicati ieri, che hanno evidenziato un calo di 1,1 milioni di barili superiore al consensus.