(Teleborsa) - Nel 2016 il valore dello stock di attività non finanziarie possedute dall’insieme dei settori istituzionali in Italia (famiglie, società e amministrazioni pubbliche) è pari a 9.561 miliardi di euro.

Oltre l’84% di tale stock è costituto da immobili; quelli residenziali pesano per il 60% e quelli non residenziali per più del 24%. Gli altri beni di capitale fisso, materiale e immateriale rappresentano più del 9% mentre le scorte pesano circa il 4%, i terreni agricoli meno del 3% del totale.

Lo comunica l'ISTAT, spiegando che le famiglie detengono il 92% del valore del patrimonio residenziale complessivo.

Lo stock abitativo è cresciuto in valore del 76% tra il 2001 e il 2016. La discesa dei prezzi sul mercato immobiliare residenziale che si registra dal 2012 ha indotto una riduzione del valore medio delle abitazioni, con una conseguente contrazione del valore della ricchezza abitativa (-1,7% in media annua); nel 2016 la tendenza negativa è rallentata (-1,3%).

Le società non finanziarie possiedono più del 55% degli immobili non residenziali, le famiglie produttrici circa il 30% e le amministrazioni pubbliche circa l’11% del totale.

Nel 2016 lo stock degli altri beni di capitale fisso diversi dagli immobili è detenuto per circa il 76% dalle società non finanziarie, per il 14% dalle Amministrazioni pubbliche e per circa il 10% dalle famiglie.

Nello stesso anno, il 92% delle scorte è in possesso delle società non finanziarie.

Lo stock di terreni agricoli è per quasi il 90% di proprietà delle famiglie.