(Teleborsa) - La settimana si apre al rialzo per i prezzi del petrolio che proseguono il tentativo di recupero intrapreso nella seduta di venerdì. A fare da assist alle quotazioni, erano state le dichiarazioni del ministro saudita dell'Energia, Khalid al-Falih. Parlando alla stampa, il ministro aveva detto che i produttori di petrolio OPEC e non OPEC, si sono impegnati a rispettare i tagli previsti nell'intesa storica raggiunta dal Cartello e dalle Nazioni che non ne fanno parte come la Russia, per il resto del 2018.

Il greggio WTI del Texas avanza dello 0,48% a 62,1 dollari al barile mentre il Brent del Mare del Nord cresce dello 0,5% a 64,8 dollari.

I prezzi, tuttavia, potrebbero essere messi alla prova dalle persistenti preoccupazioni degli addetti ai lavori circa l'aumento della produzione di greggio negli Stati Uniti, che è già ai massimi storici. Se l'output e le scorte USA, dovessero continuare a crescere, i prezzi potrebbero prendere la via del ribasso. A lanciare l'allarme è stata l'Agenzia internazionale dell'energia, che di recente ha rivisto leggermente al rialzo le stime sulla domanda di oro nero, sulla scia del buon andamento dell'economia mondiale.