(Teleborsa) - L'Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB) stima una "lieve decelerazione" della crescita economica nel primo semestre del 2018 rispetto al ritmo di espansione della seconda metà del 2017. Lo afferma, Giuseppe Pisauro, Presidente UPB nel corso della sua audizione sul Documento di Economia e Finanza (DEF) davanti alle Commissioni speciali riunite di Camera e Senato. "La crescita dell'economia italiana per il 2018 è vista lievemente al ribasso rispetto allo scenario UPB di marzo ed è stimata pari all'1,4% (un decimo di punto percentuale in meno)".

Due i principali elementi di rischio. "Il primo e più immediato riguarda le incertezze recentemente mostrate dalla congiuntura italiana ed europea. Accanto a ciò - ha proseguito - occorre poi considerare che la tendenza di alcune variabili internazionali (in particolare, il prezzo del petrolio) nelle ultime settimane si è discostato dal profilo delineato nel quadro del governo in una direzione meno favorevole alla crescita italiana".

Il secondo elemento di rischio, "potenzialmente più dirompente per il quadro di previsione, è costituito dalle tensioni politiche, commerciali e finanziarie presenti a livello globale il cui eventuale inasprimento potrebbe innestare deterioramenti del clima di fiducia tra gli operatori e un'intensificazione dell'instabilità nei mercati con conseguenze per la prosecuzione della fase di espansione globale".

Nell'insieme, ha sottolineato Pisauro, gli effetti di uno choc protezionistico, che coinvolgesse anche fiducia degli operatori e tenuta dei mercati finanziari, sarebbero "rilevanti" per la crescita italiana.