(Teleborsa) - Il mercato asiatico continua a sostenere Richemont.

Il colosso elvetico del lusso, che ha da poco rilevato l'italiana Yoox Net-A-Porter, ha chiuso l'esercizio al 31 marzo con un utile netto di 1,22 miliardi di euro, praticamente stabile rispetto all'anno precedente. A zavorrarlo il riacquisto di orologi invenduti che ha comportato un esborso di poco più di 200 milioni di euro.

L'utile operativo è invece salito del 5% a 1,84 miliardi di euro, risultando però al di sotto dei 2 miliardi stimati dagli analisti, mentre i ricavi sono migliorati del 3% a 10,98 miliardi di euro, spinti soprattutto dal business della gioielleria e dal mercato dell'Asia-Pacifico, dove le vendite hanno registrato un incremento del 12%.

Alzato il dividendo a 1,90 franchi svizzeri rispetto agli 1,80 franchi distribuiti nel precedente esercizio.

Pessima accoglienza del mercato ai conti del Gruppo: le azioni Richemont stanno cedendo già oltre 6 punti percentuali.