(Teleborsa) - L'Arabia Saudita mette il turbo alle quotazioni del greggio, con il Brent che vola oltre quota 70 dollari al barile. Parlando a margine del meeting dell'OPEC di questo fine settimana il Ministro saudita dell'Energia, Khalid Al Falih, ha dichiarato che il Cartello e i suoi alleati - tra cui figura la Russia, n.d.r. - stanno valutando l'ipotesi di tagliare la produzione di oro nero al fine di evitare problemi di fornitura eccessiva. L'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio ritiene infatti che l'attuale rallentamento della domanda globale giustifichi una revisione al ribasso.

Il Ministro ha precisato che l'ideale sarebbe una riduzione di circa 1 milione di barili al giorno rispetto ai livelli di ottobre e che l'entità potrebbe aumentare a partire dal 2019. La sola Arabia Saudita opererà un taglio di circa 500 mila barili giornalieri.

In questo momento il West Texas Intermediate (WTI) avanza di 87 centesimi al barile a 61,06 dollari al barile mentre il Brent guadagna oltre 1 dollaro a 71,28 dollari al barile.