(Teleborsa) - Nuovi orizzonti nella produzione di gomma naturale, che trova nel taràssaco russo (Taraxacum kok-saghyz) il naturale sostituto alla pianta della gomma: impossibile da coltivare alle nostre latitudini. È quanto si apprende da uno studio dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, che nella pianta del taràssaco russo ha riscontrato interessanti potenzialità, oltre all'adattabilità al clima europeo.

I ricercatori del gruppo di Genomica del centro di Ricerca ENEA di Trisaia, in Basilicata, hanno infatti evidenziato che per le caratteristiche fisiologiche e per la qualità della gomma prodotta a livello delle radici, il taràssaco russo rappresenta una delle specie vegetali più valide per la produzione di caucciù. "Il nostro studio – ha spiegato Paolo Facella, ricercatore ENEA e autore della ricerca - ha permesso di evidenziare numerosi geni coinvolti, direttamente e indirettamente, nella produzione e nell’accumulo di gomma nelle radici di questa pianta".

I dati prodotti dallo studio, potranno ora essere sfruttati per ottenere piante di tarassaco russo con un’aumentata capacità produttiva di caucciù, utili, per esempio, nella produzione di pneumatici. Un trend che è già al centro della strategia messa in campo da colossi del settore, come ad esempio Continental, che dal 2020 avvierà in Germania la produzione di taràssaco russo