(Teleborsa) - Fiat Chrysler Automobiles (FCA) ha deciso di patteggiare un accordo negli Stati Uniti, dopo essere stata accusata nel gennaio del 2016 da due concessionari statunitensi di aver fatto pressioni affinché i dati sulle vendite fossero gonfiati. Lo riporta il Wall Street Journal.

FCA aveva immediatamente rigettato le accuse sostenendo che si trattava "nulla più che del prodotto di due dealer scontenti che non hanno adempiuto ai loro impegni in forza del contratto di concessione che hanno sottoscritto con Fca Us", la controllata americana del gruppo italo-americano.

I termini dell'accordo non sarebbero stati ancora rivelati.