(Teleborsa) - Prezzi del petrolio in calo sui mercati asiatici nonostante la decisione dell'OPEC di ridurre la produzione petrolifera e gli sviluppi commerciali positivi tra Stati Uniti e Cina.

Nella riunione di ieri, 12 settembre 2019, l'OPEC ha chiesto all'Iraq e alla Nigeria di ridurre la produzione nel tentativo di prevenire un eccesso mentre la produzione americana mostra un deciso aumento. L'Iraq, secondo produttore di petrolio dell'OPEC, si è impegnato a ridurre la produzione di 175.000 barili al giorno (bpd) entro ottobre, mentre la Nigeria ha accettato di tagliare 57.000 bpd.

Intanto gli USA hanno conquistato il primato mondiale di esportatori di petrolio, scippandolo all'Arabia Saudita, grazie alle politiche esplorative di Trump e alla produzione record di shale oil degli ultimi mesi.

Il future sul greggio statunitense mostra un calo dello 0,16% a 55,01 dollari mentre quello sul Brent una flessione dello 0,23% a 60,26 dollari.