(Teleborsa) - Interpump Group ha chiuso l'esercizio 2019 con ricavi cresciuti del 7% a 1,37 miliardi mentre l’Ebitda è aumentato a 318 milioni (302 milioni escludendo l’impatto dell’IFRS 16) con una marginalità al 23,2% (+60 punti base).

L’utile netto è salito del 3,9% a 181 milioni. Al netto dei proventi una tantum del 2018 (€11,4 milioni, legati all’acquisizione di GS-Hydro) la crescita risulta dell’11,2%. L’utile per azione base dell’esercizio è passato da euro 1,619 nel 2018 a euro 1,699 nel 2019.

Il risultato operativo (Ebit) è stato pari a 247,2 milioni di euro (18,1% delle vendite) a fronte dei 236,5 milioni del 2018 (18,5% delle vendite), con una crescita del 4,5%.

La posizione finanziaria netta al termine dell’esercizio era pari a 370,8 milioni di euro rispetto ai 287,3 milioni di euro al 31 dicembre 2018, dopo 72,4 milioni di adeguamento a IFRS16, esborsi per acquisizioni per 39 milioni, pagamento dividendi per 23,9 milioni e acquisto azioni proprie per 79 milioni.

Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all'assemblea degli Azionisti di approvare la distribuzione di un dividendo pari a 25 centesimi di euro (22 centesimi di euro lo scorso esercizio). Il dividendo, se approvato, andrà in pagamento il prossimo 20 maggio, con data stacco 18 maggio (record date 19 maggio).