(Teleborsa) - Il Governo tedesco aveva sperato che riducendo l’IVA per 6 mesi i consumatori sarebbero stati invogliati a spendere di più e a rimettere quindi in moto il ciclo produttivo. La misura ha raggiunto parte dei risultati sperati, secondo un’analisi dell’Istituto Ifo per la ricerca economica. I supermercati tedeschi hanno infatti trasferito quasi tutta la riduzione dell'IVA ai clienti, e di conseguenza i prezzi sono diminuiti in media del 2% secondo le stime dell'IFO, che si è basato sul monitoraggio di 60mila prodotti nel negozio online della catena di supermercati Rewe.

Il Governo di Berlino aveva deciso di ridurre l’aliquota IVA dal 19% al 16% (l’aliquota agevolata dal 7% al 5%) per il periodo 1 luglio-31 dicembre, per un costo di circa 20 miliardi di euro. Nel settore della ristorazione, inoltre, l'IVA è passata dal canonico 19% al 7% per un anno, dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2021.

Secondo gli autori dello studio dell'IFO il trasferimento quasi totale dello sconto ai consumatori è stato sorprendente "perché studi su altre riduzioni temporanee dell'IVA mostrano che queste sono state trasmesse solo parzialmente e con un'aliquota ridotta nel tempo" Resta però ancora un’incognita l’effetto che si avrà quando le aliquote IVA, il 1° gennaio 2021, toneranno alla normalità. Esiste la possibilità che i prezzi aumentino più bruscamente di quanto non fossero stati tagliati in precedenza, secondo i ricercatori.

La ricerca dell'IFO ha notato anche che per i gruppi di prodotti in cui la concorrenza è più forte, la riduzione dell'IVA ha causato riduzioni di prezzo maggiori rispetto ai gruppi di prodotti in cui la concorrenza è più debole.

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