(Teleborsa) - "Stiamo valutando una crescita inorganica che possa sia creare valore che arricchire il prodotto finale. Acquisizioni in verticale e orizzontale devono avere con noi una identità comune su ricerca e innovazione. Di qui in avanti dobbiamo integrare imprese avanzate in tema di elettrificazione, software, analisi dei dati. Di questo dovremo occuparci per allungare la catena del valore e continuare a distinguerci come solido punto di riferimento nel settore". È quanto dichiarato da Matteo Tiraboschi, Vice Presidente Esecutivo del Gruppo Brembo, in un'intervista ad Affari & Finanza (de La Repubblica).

A una domanda sulla possibilità che, in caso di operazioni di taglia straordinaria, i Bombassei (la famiglia che ha fondato e controlla l'azienda) possano scendere sotto il 51% del capitale, Tiraboschi ha risposto: "La famiglia è innamorata della sua azienda, ma senza perdere controllo e gestione può discutere serenamente di non avere la maggioranza assoluta. Del resto, non sarebbe la prima volta".

Tiraboschi ha inoltre sottolineato di essere "fiducioso e ottimista" anche per "il traino formidabile" della crescita organica, indotta dagli investimenti in ricerca e sviluppo. "La discontinuità in atto ci porterà performance di ricavi e profitti anche migliori del passato. Nel settore automotive viviamo una distuption radicale. Per aziende come noi che hanno messo la ricerca tra gli asset fondamentali, si aprono enormi opportunità. I grandi carmaker sono da sempre motori di innovazione per i produttori di componentistica. Oggi dovranno esserlo ancora di più perché sanno che chi non praticherà innovazione corre il rischio di essere superato magari anche da competitor appena comparsi in scena".