(Teleborsa) - Export in crescita, manifatturiero protagonista della ripresa, imprese e consumatori più ottimisti, ma il mercato del lavoro ancora stenta a ripartire. L'istantanea dell'economia lombarda nel primo trimestre è stata scattata dal booklet economia del Centro Studi di Assolombarda, pubblicato su Genio & Impresa, il web magazine dell’Associazione.

Export in crescita per la Lombardia nel primo trimestre di quest’anno (+3,5% sul 2020), grazie all’elettronica, all’alimentare ed al farmaceutico, anche se non si è ancora realizzato un recupero dei livelli pre-pandemia (-0,8% sul 2019 e 256 milioni di euro di fatturato in meno). Nel confronto con le altre grandi regioni manifatturiere europee, il gap lombardo è più contenuto di quello di Bayern (-2,9%) e Auvergne-Rhone Alpes (-5,8%), mentre Cataluna (+4,8%) e Baden-Württemberg (+2,6%) superano già i livelli del 2019.

Il recupero di inizio 2021 rispetto al periodo pre-Covid appare polarizzato tra settori: la moda soffre (-453 milioni di fatturato pari a -13%) colpendo principalmente Milano (-107 milioni), così come la meccanica (-251 milioni di euro) e l'automotive (-252 milioni di euro): più performanti la farmaceutica (+338 milioni di euro), l’elettronica (+324 milioni di euro) e l’alimentare (+115 milioni).

Il buon andamento del commercio estero rappresenta una prova di forza del manifatturiero, che è destinata a protrarsi nei mesi a venire, stando alla migliorata fiducia delle imprese lombarde e del Nord Ovest (ai massimi dal 2017). Questo quadro ben si inserisce in quello europeo dove la Germania è stabile sui massimi della serie storica, la Spagna tocca il punto più elevato da fine 2017 e la Francia dall’estate 2018. I servizi proseguono invece il recupero con il progressivo allentamento delle restrizioni e questo si riflette sulla fiducia che torna positiva (al top dalla primavera 2018). Seppur più cauta rispetto alle imprese, la fiducia dei consumatori mostra un netto miglioramento e, nel Nord Ovest torna, su livelli comparabili a quelli pre-pandemia. In particolare, la componente del clima economico del paese (finora su valori storicamente depressi) con un sensibile balzo si riporta sui massimi da inizio 2020 e in linea con la componente personale.

Rimane critica la situazione del mercato del lavoro con 193mila gli occupati in meno e 90mila disoccupati in più. Il tasso di disoccupazione si porta al 6,9%, era al 4,9% nel primo trimestre 2020. Un trend che si riscontra anche nelle altre grandi regioni europee: al 12,9% in Cataluna, al 4,1% in Bayer, al 4,4% in Baden-Württemberg.