(Teleborsa) - L'accordo bipartisan siglato dal Presidente Joe Biden con un gruppo di senatori sul piano per le infrastrutture avrà impatti positivi sulla crescita economica e abbasserà l'indebitamento degli Stati Uniti. E' quanto stima uno studio della Wharton School dell'Università della Pennsylvania.

I ricercatori della Wharton School stimano che gli ulteriori 579 miliardi di dollari di nuove spese infrastrutturali, previste dall'accordo, avranno un impatto positivo sul PIL pari allo 0,1% e diminuiranno il debito degli Stati Uniti dello 0,4% entro il 2040 e dello 0,9% entro il 2050. Un risultato che verrebbe prodotto anche da una maggiore efficienza dell'ufficio delle imposte e dalle entrate aggiuntive garantite dall'aumento del PIL.

Jonathan Huntley, senior economist della Wharton School, ha spiegato alla Cnbc che l'aumento del patrimonio pubblico sotto forma di strade, ponti e altre infrastrutture fisiche, rende più produttivo nel tempo anche il capitale privato (camion, treni merci ecc.) e quindi incoraggia gli investimenti.

La stessa Wharton School aveva stimato che il piano originario da 2.000 miliardi, proposto dall'Amministrazione Biden, avrebbe avuto un effetto negativo sul PIL dello 0,8% entro il 2050. Un effetto che - secondo le previsioni degli economisti - sarebbe stato determinato dall'aumento delle aliquote fiscali sulle imprese, previsto dal piano originario, che avrebbe disincentivato gli investimenti privati nel tempo.