(Teleborsa) - Il saldo commerciale italiano a maggio 2021 è pari a +5.642 milioni di euro, dato che si confronta con i 5.871 del mese precedente e con i 5.620 del maggio 2020. Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +8.632 milioni (era +6.633 a maggio dello scorso anno). Il saldo commerciale con i Paesi UE è pari a 859 milioni di euro, contro 1 miliardo del mese precedente. Sono i dati che emergono dalle stime dell'Istat per il commercio estero e i prezzi all'import del quinto mese dell'anno.

A maggio 2021 l'Istat stima una flessione congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l'estero, più intensa per le esportazioni (-2%) che per le importazioni (-0,3%). La diminuzione su base mensile dell’export è dovuta al calo delle vendite verso i mercati extra UE (-4,0%) mentre quelle verso l'area UE risultano stazionarie. Nel trimestre marzo-maggio 2021, rispetto al precedente, l’export aumenta del 6,1%, l’import del 9,4%.

A maggio 2021, le esportazioni crescono su base annua del 41,9%, con un sostenuto aumento delle vendite sia verso i mercati extra UE (+44,0%) sia verso l'area UE (+40,0%). Anche l'import segna un forte aumento tendenziale (+51,2%) che coinvolge sia i mercati extra UE (+55,1%) sia l’area UE (+48,5%).

A maggio 2021, tutti i settori registrano incrementi tendenziali delle esportazioni straordinariamente ampi a eccezione di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici in calo del 17,7%. Su base annua, le esportazioni crescono in misura molto sostenuta verso tutti i principali paesi partner; i contributi maggiori riguardano le vendite verso Francia (con una crescita del 43,2%), Germania (+30,9%), Stati Uniti (+43%), Spagna (+56,7%) e Regno Unito (+44,2%).

Nei primi cinque mesi del 2021, la crescita tendenziale dell'export (+23,9%) è dovuta in particolare all’aumento delle vendite di macchinari e apparecchi n.c.a. (+28,6%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+32,8%), autoveicoli (+64,5%) e apparecchi elettrici (+33,5%). Nel mese di maggio 2021 i prezzi all'importazione aumentano dell'1,3% su base mensile e del 9% su base annua.