(Teleborsa) - Buzzi Unicem, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo sul mercato del cemento, calcestruzzo preconfezionato e aggregati naturali, ha registrato quantità vendute in aumento del 7,5% nel settore cemento e del 4,5% nel settore calcestruzzo preconfezionato nei primi nove mesi del 2021. Il fatturato consolidato del periodo è stato pari a 2.541,7 milioni, in aumento del 5,6% rispetto ai 2.408,0 milioni nel 2020. Le variazioni sfavorevoli nei tassi di cambio hanno inciso per 85,2 milioni e a parità di perimetro e cambi costanti il fatturato sarebbe aumentato del 9,1%.
Nel trimestre estivo, l'andamento della domanda è stato favorevole soprattutto negli Stati Uniti ed in Europa Orientale. Segni di rallentamento, invece, si sono manifestati in Europa Centrale ed in Italia. La posizione finanziaria netta a fine periodo, che comprende anche le attività finanziarie a lungo termine, risulta positiva e ammonta a 100,6 milioni. L’indebitamento netto è passato da 252,6 milioni del bilancio 2020 ai 139,7 milioni del 30 settembre 2021. Le spese in conto capitale effettuate nel periodo ammontano a complessivi 151,7 milioni (197,9 milioni il corrispondente valore nel 2020).
Guardando all'ultimo trimestre dell'anno, Buzzi Unicem si aspetta che l'attività nel settore delle costruzioni "si mantenga generalmente vivace e che l'esercizio sia destinato a chiudersi con un effetto volumi e prezzi favorevole". Tuttavia, a preoccupare la multinazionale è il contestuale aumento dei prezzi di energia, logistica, combustibili, materie prime e servizi, "che hanno raggiunto, in diverse regioni, livelli elevatissimi. Non escludiamo che tale situazione possa rallentare la ripresa economica in atto, influenzando anche l'attività nel comparto delle costruzioni".
Buzzi Unicem, fatturato in crescita in 9 mesi 2021. Preoccupano prezzi materie prime
05 novembre 2021 - 14.55