(Teleborsa) - Continuano a lievitare le quotazioni delle materie prime energetiche sulle piazze internazionali, riflettendosi su una crescita costante dei prezzi al dettaglio. E' ancora il gas a trainare gli aumenti, in vista delle ristrettezze dell'inverno, del probabile stop delle forniture russe e dell'esiguità delle scorte accumulate, anche se in tutta Europa si sta provvedendo a piani d'emergenza per risparmiare gas.
Sulla piazza di Amsterdam il gas TTF per consegna settembre ha toccato un picco di 318 euro per Mwh, dopo aver sfondato ieri la soglia dei 300 euro. Livello oltre il quale permangono le quotazioni con scambi attorno a 311 euro (+6,5%)
Si moltiplicano intanto le richieste di fissazione di un cap (tetto) al prezzo del gas in ambito europeo, ipotesi su cui sembrano confluire un po' tutte le forze politiche, compresa la leader di FdI Giorgia Meloni, che ha aperto a questa possibilità.
"La filiera agroalimentare, che sta continuando ad operare nell’interesse del Paese sotto una pressione estrema e con perdite sempre maggiori, rischia seriamente di fermarsi", avverte Filiera Italia. Già il presidente di Confindustria Carlo Bonomi aveva chiesto nei giorni scorsi un tetto al prezzo del gas, avvertendo che "se non viene fatto in Europa, dobbiamo farlo a livello nazionale". D'accordo il Presidente Nazionale di CNA Dario Costanti, secondo cui "è ormai evidente che vada fissato un tetto al prezzo del gas, una priorità del Paese su cui chiediamo dunque l’impegno congiunto di tutte le forze politiche, al di là degli esiti del voto del prossimo 25 settembre".
Frattanto, il petrolio si conferma ai massimi dell'ultimo periodo, sulla prospettiva di eventuali tagli dell'offerta OPEC. All'IPE di Londra, il future sul Brent registra un incremento dello 0,44% a 101,66 dollari al barile, mentre il greggio americano al Nymex scambia a 94,99 dollari al barile, con un aumento marginale dello 0,11%. Parallelamente anche il gasoline, il contratto future sulla benzina verde, cresce dello 0,33% a 2,81 dollari al gallone.
Aumentano anche i prezzi dei carburanti alla pompa in Italia, per effetto dei rincari delle materie prime e della maggiore domanda estiva. Secondo le ultime rilevazioni si registrano aumenti in media di 2 centesimi sia per la benzina che per il gasolio, che cresce più che proporzionalmente rispetto alla verde. Dall'elaborazione dei dati desunti dall'Osservaprezzi del Mise, la benzina in modalità self viene indicata a 1,766 euro al litro ed il diesel a 1,787 euro al litro, con un sorpasso sulla verde.