Questo è lo spirito che ha animato il Workshop "L'evoluzione digitale nella filiera dell'edilizia" che ha avuto luogo nell'ultima edizione di REbuild, tenuto da Alberto Mattiello, esperto di tecnologia e innovazione aziendale e Partner di Retail Hub, realtà di consulenza che si concentra sull'aiutare le aziende a trovare uno “sweet spot” tra marketing, innovazione tecnologica e business emergenti: "L'evoluzione dell'intelligenza artificiale è sotto gli occhi di tutti: nel giro di pochi anni sono state prodotte decine di migliaia di applicazioni che possono automatizzare parti o interi processi del nostro modo di lavorare. Utilizzare l'intelligenza artificiale è sempre più economico: nel giro di due anni i costi per l'utilizzo delle IA si sono abbattuti di oltre il 99%. D'altra parte, guardando al futuro, il numero di applicazioni che stanno per arrivare sul mercato è ancora maggiore, saranno ancora più potenti e, soprattutto, saranno ancora più numerose".
E' fondamentale capire che per le imprese, oggi, entrare in questo mondo non è più un'opzione ma una necessità (come ad esempio fu l'utilizzo della posta elettronica agli albori di Internet), e deve diventare un'infrastruttura "culturale" dell'impresa stessa. Continua infatti Mattiello: "questo ha molte applicazioni: significa avere aziende più snelle e un potenziale di performance molto più alto di prima per ciascuna persona che lavora all'interno di un'impresa. D'altra parte, comporta forse anche delle aree di rischio per i lavoratori".
Il problema più grosso relativamente alla forza lavoro secondo Mattiello, non è tanto relativo alla perdita di posti di lavoro, ma alla difficoltà di trovare una mansione per le figure Junior: "in questo momento diventa molto difficile cercare di capire come permettere a un neolaureato di costruire esperienza, perché oggi l'intelligenza artificiale sa fare molte cose, ma non ha esperienza. Quindi, sul mercato del lavoro, ha molto più valore chi ha esperienza rispetto a chi non ne ha, e questo ovviamente va a influire soprattutto sui giovani che devono iniziare a costruirsi una carriera".
Questo aspetto, oltre ad annullare quell'elemento comunque altamente formativo rappresentato dall'occuparsi di compiti semplici e ripetitivi, potrebbe andare ad annullare alcune specializzazioni dal contenuto altamente tecnico (programmazione in primis, ma anche progettista o modellatore), come Spiega in conclusione Alberto Mattiello: "Ad esempio, una delle tecnologie che avrà un impatto maggiore sulla produttività è il fatto che GPT e tutte le altre AI potranno dialogare con i software che usiamo quotidianamente. Esistono nuove generazioni di tecnologie che connettono questi due mondi, per cui non avrò più bisogno di saper usare i comandi di un software, qualsiasi esso sia, ma mi basterà spiegare all'IA che tipo di risultato desidero ottenere, e sarà l'IA stessa a interagire con i software e a generarlo. Questo significa essere molto più rapidi in ciò che si fa, questo significa avere un livello di conoscenza condivisa per tutte le persone che accedono magari per la prima volta a un software. Ma la differenza la farà la visione progettuale, l'idea concettuale e la nostra capacità di interagire, ovviamente, con le macchine".
(Foto: Slide con una mano umana e una mano robotica che si stringono, rappresentando la collaborazione tra utente e AI)