(Teleborsa) - L'Argentina ha detto formalmente sì alla nazionalizzazione ed espropriazione della compagnia energetica YPF, controllata dalla oil company spagnola Repsol. Il Parlamento di Buenos Aires ha dato il via libera al decreto che dispone la nazionalizzazione della società, che è stato approvato dalla Camera con una maggioranza record di 207 voti favorevoli e 36 contrari (due gli astenuti).

Il progetto di legge aveva già ottenuto il voto favorevole del Senato il 26 aprile scorso. Ora manca solo la firma del Presidente Cristina Kirchner, ideatrice e promotrice di questa iniziativa, finalizzata all'esproprio del 51% del capitale in mano alla Repsol.

La Spagna e l'Europa hanno più volte deplorato la decisione presa da Buenos Aires, chiedendo che sia pagato il prezzo giusto e non un valore simbolico. Non sono esclusi, in caso di disaccordo, possibili contenzioni ed arbitrati internazionali. Repsol stima un valore di YPF nell'ordine dei 10 miliardi di dollari.