(Teleborsa) - E' morto oggi all'età di 100 anni Erich Priebke, il capitano delle SS durante la seconda guerra mondiale in Italia. L'ex nazista, fermato nel 1994 in Argentina dopo una lunga latitanza, fu estradato in Italia e condannato all'ergastolo per aver partecipato alla pianificazione e alla realizzazione dell'eccidio delle Fosse Ardeatine. Il 24 marzo del 1944 vennero fucilati 335 civili italiani a Roma come rappresaglia per un attacco partigiano che aveva provocato la morte di 33 militari tedeschi.

L'ex ufficiale, che scontava la sua pena agli arresti domiciliari a Roma, ha lasciato ai posteri una intervista scritta e un video. Si tratta di un "testamento umano e politico", ha dichiarato il suo legale Paolo Giachini.

"Di fronte alla morte di Priebke non si piange e non si ride perché in nessuno dei due casi le vittime potrebbero tornare indietro, in vita. Resta l’amarezza per una figura che non si è mai pentita di ciò che ha compiuto e si è sporcata le mani di sangue come tutte le truppe naziste. Ora le sue vittime sono ad attenderlo lassù in cielo, nella speranza che ci sia giustizia divina", ha commentato Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica di Roma.