(Teleborsa) - Tutti segni più tra le principali Borse asiatiche, trainate dalla decisione della Banca Centrale cinese di iniettare fondi nell'economia.

A Tokyo l'indice Nikkei ha guadagnato lo 0,33% a 17.357 punti, mentre il più ampio Topix ha messo a segno un +0,18% a 1.400 punti, ignorando il primo rialzo dello yen in sette giorni. Questa inversione è avvenuta dopo che il Ministro delle Finanze nipponico, Taro Aso, si è lamentato del fatto che la valuta del Paese è scesa troppo velocemente.

Quanto alla Cina, secondo rumors di stampa la People's Bank of China avrebbe acquistato 50 miliardi di yuan di titoli a medio termine per sopperire alla carenza di liquidità del sistema finanziario.

Tra le altre piazze che hanno già chiuso le contrattazioni, Seul avanza dello 0,35%, Taiwan dello 0,14%.

Bene anche le borse ancora aperte, con Hong Kong che sale dello 0,58%, Shanghai che vola dell'1,38%. Bangkok segna un +0,47%, Singapore un +0,81. In contro tendenza Kuala Lumpur, che lascia sul parterre lo 0,87%, mentre Jakarta è piatta.