(Teleborsa) - Il sabato è da sempre il giorno della settimana adibito alla spesa e quindi anche il giorno che le grandi catene di distribuzione e le Coop aspettano con trepidazione. Proprio in quel giorno, più precisamente il 7 novembre e il 19 dicembre, gli addetti ai supermercati sciopereranno per ottenere un contratto collettivo che è scaduto nel 2013, un lavoro sostenibile ed un salario dignitoso.

I sindacati che rappresentano gli addetti delle aziende della grande distribuzione, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UILTuCS, sostengono:«Per abbassare il costo del lavoro, le aziende continuano a licenziare e a usare gli ammortizzatori sociali mentre, di conseguenza i carichi di lavoro aumentano».

Questa ricostruzione fatta dai sindacati non è la stessa di Federdistribuzione, che ribadisce «la volontà di proseguire la negoziazione per arrivare a concludere il contratto» ma lamenta «un atteggiamento di chiusura», e inoltre apre ad aumenti salariali purché «erogati in un arco di tempo adeguato, il triennio 2016-2018, e accompagnati da misure di sostenibilità, flessibilità e produttività».

La Coop invece si dichiara disponibile a sostenere «alcuni maggiori costi sociali a proprio carico» e «senza modificare i livelli retributivi già acquisiti dal personale oggi presente. La cooperazione vuole il rinnovo del Ccnl e opererà in tal senso, ma a condizioni che consentano l’equilibrio complessivo necessario per continuare a svolgere la propria funzione sociale».