(Teleborsa) - Anche oggi le quotazioni del greggio sono in caduta libera, risentendo delle prospettive di un prolungamento dell'eccesso di offerta sul mercato, causato dall'abbondanza dell'offerta degli Stati Uniti, che ha legato le mani all'OPEC.

Il cartello dei 12 produttori di greggio mediorientali si riunirà il 4 dicembre, ma la decisione di mantenere un adeguato livello di output è pressoché scontata, in linea con la strategia OPEC di conservare la sua quota di mercato rinunciando a controllarne il prezzo.

Intanto, il Dipartimento dell'Energia americano, mercoledì scorso, ha annunciato un nuovo aumento delle scorte di greggio, che si confermano sui massimi degli ultimi 80 anni.

Questa mattina, il Future sul Brent a Londra scambia in ribasso dello 0,75% a 45,1 dollari al barile, mentre quello sul Light crude sulla piazza di New York scivola del 2,2% a 42,09 dollari al barile, con scambi sottili a causa della semi-festività del mercato statunitense.