(Teleborsa) - "C'è una ripresa" dell'economia "ma è debole non c'è accelerazione", ha dichiarato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in occasione di un convegno a Confindustria, rilevando "che l'ipotesi di stagnazione secolare" non è "così peregrina".
"Ci sono problemi di natura profonda e strutturale", ha osservato il ministro, ricordando che "il governo sta cercando di accelerare gli investimenti pubblici, ma è un problema di risorse e di meccanismi".
Riguardo all'evasione, che secondo quanto detto oggi da Confindustria blocca l'economia italiana, Padoan ha sottolineato come dalla voluntary disclosure siano attesi oltre 4 miliardi di gettito tenendo conto anche degli interessi.
Ha parlato di una crescita "stentata" anche il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, segnalando però un miglioramento del la percezione e l'ottimismo di consumatori e imprese". "Lo scatto netto, bruciante, quello che lascia sul posto il passato e la crisi per agganciare una crescita stabile e robusta, quello, non c'e' ancora", ha detto il numero uno di Viale dell'Astronomia, dando atto al governo di quanto fatto sinora: "la sua azione riformista ha aiutato l'Italia a cogliere" le opportunità favorevoli "a partire dalle misure varate sul mercato del lavoro, con il Jobs act, la decontribuzione e l'eliminazione dell'IRAP sul costo del lavoro".
Padoan ipotizza una "stagnazione secolare". Squinzi: serve uno scatto
Il ministro dell'Economia ed il presidente di Confindustria hanno parlato di una crescita "stentata" del Paese, che necessita di riforme strutturali

16 dicembre 2015 - 13.37