(Teleborsa) - Situazione critica a Pechino, dove scuole e fabbriche resteranno chiuse per quattro giorni causa inquinamento. Ristretta la circolazione delle auto e divieto di cucinare fuori dalle mura domestiche.

Le autorità di Pechino intervengono così al nuovo allarme rosso (livello più alto) lanciato a causa dell’alto tasso di inquinamento da polveri sottili, il secondo in sole due settimane (l'ultimo risale al 7 dicembre).

Le condizioni potrebbero addirittura peggiorare: il servizio meteorologico attende per domani un'ondata di smog in tutto il nord della Cina, che rischia di far salire l'inquinamento da polveri sottili a 500 microgrammi per metro cubo d’aria, a fronte dei 20 ritenuti "preoccupanti" dall'Organizzazione mondiale della Sanità, 35 per la legge cinese.
La visibilità a Pechino e nelle altre zone interessate potrebbe scendere a meno di un chilometro.

Il tutto sta succedendo a meno di una settimana dell'accordo globale non vincolante sul clima di Parigi.