(Teleborsa) - Il debito pubblico italiano cresce ancora, toccando nel mese di febbraio, quota 2,214 miliardi di euro e ricollocandosi di fatto vicino al massimo storico toccato a novembre 2015 (2,216 miliardi). E' quanto emerge dal Supplemento di "Finanza pubblica, fabbisogno e debito" al bollettino statistico della Banca d'Italia.

Via Nazionale ha rivisto al rialzo il debito delle amministrazioni pubbliche del 2015, di 1,8 miliardi, a quota 2,171 miliardi, pari al 132,7% del PIL. Larga parte della revisione, spiega Banca d'Italia, riflette la "classificazione all'interno delle Amministrazioni pubbliche - come concordato in sede europea - del Fondo di Risoluzione Nazionale, le cui passività sono quindi ora incluse nel debito pubblico".

L'incremento registrato nel mese di febbraio, riflette, "oltre al fabbisogno del mese (10,773 miliardi), l'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (11,2 miliardi, a 74,7). In senso opposto hanno operato, per complessivi 0,5 miliardi, l'emissione di titoli sopra la pari e la rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione".

Le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari, a febbraio, a 27,2 miliardi, in aumento del 3,4% rispetto allo stesso mese del 2015; una parte significativa dell'aumento, spiegano da Via Nazionale, riflette "disomogeneità contabili che riguardano gli incassi dell'IVA e le ritenute IRPEF".