(Teleborsa) - Le importazioni di merci contraffatte valgono quasi mezzo miliardo di dollari, ovvero il 12,5% delle importazioni globali, con i marchi americani, italiani e francesi, tra i più colpiti.

E' la fotografia scattata dall'OCSE, in un rapporto sul fenomeno secondo cui nella sola Unione europea, l'import da pirateria sale al 5%. La maggior parte delle merci provengono dai paesi emergenti, con la Cina che primeggia tra i produttori (63,2%).

Tra i paesi più colpiti, in primo piano ci sono gli Stati Uniti, dove i brevetti o marchi contraffatti rappresentano il 20% dei casi, praticamente uno su cinque. Segue l'Italia con il 15% e, Francia e Svizzera al 12%. Germania e Giappone si fermano all'8%.

"A differenza di quanto si crede comunemente, i risultati del rapporto contraddicono l'idea che la contraffazione danneggi solo grandi imprese e beni di lusso" ha commentato Doug Frantz, vice segretario generale dell'OCSE precisando che ormai "la contraffazione spazia dalle borse ai macchinari, dalla chimica ai profumi e al tempo stesso mette a repentaglio la sicurezza degli utenti finali, perché spesso questi prodotti non hanno le caratteristiche degli originali".