(Teleborsa) - Tornano a lievitare i licenziamenti negli Stati Uniti, bilanciando i segnali di miglioramento del mercato del lavoro americano, evideziati nei mesi scorsdi. UN dato che peggiora il quadro delineato ieri dal rapporto ADP.

Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno annunciato ad aprile un taglio di 65.141 posti di lavoro, in aumento del 35% rispetto al mese precedente. A marzo i licenziamenti sono stati pari a 61.582 unità (+5,8%), mentre a febbraio si era registrato un calo del 31,7%.

Da inizio anno i datori di lavoro hanno annunciato complessivamente 250 mila licenziamenti, il 24% in più rispetto al 2015. Si tratta del taglio più forte di posti di lavoro dal 2009.

Il settore energetico è quello che continua a registrare il più ampio taglio di posti di lavoro, a causa dei disinvestimenti delle compagnie petrolifere, ma vi sono state dei ridimensionamenti di organico anche in altri settori.