(Teleborsa) - L'Italia è formalmente sotto processo di fronte alla Corte europea dei diritti dell’uomo, con l'accusa di non aver protetto la vita e la salute dei cittadini di Taranto.
In particolare Strasburgo ha aperto un procedimento nel quale accusa lo Stato di "non aver protetto la vita e la salute di 182 cittadini di Taranto dagli effetti negativi delle emissioni del siderurgico", dell'Ilva.
Nella richiesta alla Corte, i cittadini di Taranto sostengono che "lo Stato non ha adottato tutte le misure necessarie a proteggere l'ambiente e la loro salute, in particolare alla luce dei risultati del rapporto redatto nel quadro della procedura di sequestro conservativo e dei rapporti Sentieri".
I ricorrenti contestano inoltre al governo di aver autorizzato la continuazione delle attività del polo siderurgico attraverso i cosiddetti decreti 'Salva Ilva', violando il loro diritto alla vita, al rispetto della vita privata e familiare.
L'Esecutivo comunitario ha aperto anche un'indagine approfondita per verificare se siano stati concessi all'Ilva aiuti di Stato incompatibili con il diritto UE.
Ilva, Strasburgo processa l'Italia per "non aver protetto la salute dei cittadini"
17 maggio 2016 - 19.29