(Teleborsa) - Impronte di 800 mila anni fa, risalenti all'Homo Erectus. E' questa l'ultima scoperta scientifica, avvenuta in Eritrea, da una campagna di scavo coordinata dall'Università di Roma La Sapienza e dal Museo Nazionale dell'Eritrea.
Le impronte sarebbero state lasciate sulla sabbia, in una zona dove c'era anticamente un lago circondato da praterie, presso il sito di Aalad-Amo, nella parte orientale dell'Eritrea. Assieme alle impronte del nostro antenato, conservate in un sedimento di sabbia indurita, ve ne sono altre di antilopi.
La scoperta annunciata dal team di studiosi è molto importante, perché tramite le impronte si riusciranno ad avere informazioni importantissime su una specie chiave nella storia dell'evoluzione umana: anatomia del piede, dita e pianta del piede, meccanismo di camminata e corsa, ecc.
"La sequenza di impronte emerse in Dancalia sarà in grado di raccontarci molte cose dell’Homo Erectus", ha dichiarato il coordinatore degli scavi Alfredo Coppa.
Scienza, in Eritrea trovate le prime impronte dell'Homo Erectus
15 giugno 2016 - 18.08