(Teleborsa) - "Senza l'auspicata revisione al rialzo, si certifica il rallentamento dell'economia italiana dopo quattro trimestri neppure tanto brillanti". Lo sostiene l'ufficio Studi della Confcommercio dopo i dati sul PIL, diffusi in mattinata dall'Istat.

L'associazione dei commercianti cita tre elementi di frenata dell'economia: il mancato contributo del valore aggiunto dell'industria manifatturiera, quello dei consumi di beni durevoli e semidurevoli e il pesante arretramento (-1,6%) della spesa degli stranieri in Italia rispetto al primo trimestre.

"Il quadro prospettico appare fragile" e il raggiungimento di una crescita all'1% "impone rapide azioni" di contrasto all'inerzia attuale, spiegano gli analisti di Confcommercio che chiedono "un taglio fiscale che possa migliorare fin da subito le aspettative di famiglie e imprese".