(Teleborsa) - I prezzi del petrolio continuano il trend rialzista alimentato dalle aspettative di un accordo sullo stop della produzione che sarà raggiunto durante il meeting informale dell'OPEC, a fine mese.

Il recupero delle quotazioni petrolifere, è stato sostenuto nei giorni scorsi anche dalla crisi in Libia e dall'apertura del Venezuela al congelamento della produzione di oro nero. A dare linfa ai prezzi, contribuisce, inoltre, la posizione favorevole della Russia a stabilizzare i prezzi. Per contro c'è tuttavia, l'Iran, disposto ad accettare solo il ripristino di "quote individuali" di estrazione per ogni Paese.

Intanto, il Light Sweet Crude registra una salita del 2,16% a 45 dollari al barile, mentre il Brent Crude guadagna l'1,92% a 47,25 dollari al barile.

Gli occhi degli investitori restano, dunque, tutti puntati sull'incontro ad Algeri, dove i membri dell'OPEC si riuniranno con i produttori che non fanno parte del cartello per discutere sulla sovrabbondanza dell'offerta attuale.

Atteso nel pomeriggio un aggiornamento delle scorte settimanali di greggio, negli Stati Uniti. A fornire il report è l'EIA (Energy Information Administration) divisione del Dipartimento dell'Energia americano.