(Teleborsa) - La crescita del Prodotto Interno Lordo della zona euro ha perso slancio nel secondo trimestre dell'anno (+0,3%), condizionata dal rallentamento di investimenti e consumi privati. Secondo l'Eurozone economic outlook elaborato dall'Iso, dall'Insee e dall'Istat, l'attività economica dovrebbe lievemente accelerare nell'orizzonte di previsione (+0,3% nel 3° trimestre 2016, +0,4% nel 4° trimestre 2016 e nel 1° trimestre 2017) spinta dal recupero della domanda estera e dalla stabilizzazione della crescita dei consumi privati, influenzati dal graduale miglioramento della situazione del mercato del lavoro e dalla crescita del reddito disponibile.

Gli investimenti sono previsti rimbalzare nella seconda metà del 2016. Sotto le ipotesi che il prezzo del petrolio si stabilizzi intorno a 47 dollari per barile e che il tasso di cambio euro/dollaro oscilli intorno a 1,12, l'inflazione è attesa recuperare gradualmente (+0,7% nel 4° trimestre 2016 e +1,3% nel 1° trimestre 2017). Il referendum sulla Brexit non è atteso avere un impatto significativo di breve termine sui flussi commerciali con la zona euro, ma potrebbe influenzare negativamente la fiducia degli investitori sulle prospettive politiche dell'Unione europea.