(Teleborsa) - Più della metà degli adolescenti (11-17 anni) nel corso dell'anno ha subito comportamenti offensivi, non riguardosi o violenti da parte dei coetanei.

La percentuale sale al 55,6% tra le femmine e al 53,3% tra i ragazzi più giovani (11-13 anni). Quasi un ragazzo su cinque è oggetto di questo tipo soprusi almeno una volta al mese, eventualità più ricorrente tra i giovanissimi (22,5%). Su internet sono le ragazze a essere oggetto in misura maggiore degli attacchi dei coetanei cybernauti (24,9%).

E' il triste bilancio che emerge dal 50° Rapporto sulla situazione sociale del Paese del Censis. Il 47,5% degli oltre 1.800 dirigenti scolstici interpellati indica i luoghi di aggregazione giovanile come quelli in cui si verificano più frequentemente eposodi di bullismo, poi il tragitto casa-scuola (34,6%) e le scuole (24,4%). Ma è internet che il bullismo trova ormai terreno fertile, secondo il 76,6%.

Per l'80,7% dei dirigenti, quando i loro figli sono coinvolti in episodi di bullismo, i genitori tendono a minimizzare, qualificandoli come scherzi tra ragazzi e, solo l'11,8% segnala atteggiamenti collaborativi da parte delle famiglie, attraverso la richiesta di aiuto della scuola e degli insegnanti,