(Teleborsa) - "Yes we Did!". E' così che Barack Obama presidente uscente degli Stati Uniti trasforma lo slogan "Yes we Can!" che lo portò alla Casa Bianca. Visibilmente emozionato con momenti di commozione, Obama conclude così la sua avventura come presidente degli Stari Uniti. Un'avventura durata ben otto anni per due mandati. A Chicago, laddove ebbe inizio tutto, davanti a una folla di 20 mila persone, Obama rivendica con orgoglio di aver lasciato un "America migliore".

Il presidente uscente ripercorre la strada fatta dalla sua amministrazione:dalla legalizzazione delle nozze gay, al salvataggio dell'industria dell'auto, alla lotta all'ISIS.

Obama assicura che la sua battaglia non è finita e continuerà a combatterla anche dietro le quinte: "E' stato un onore servire gli americani, non mi fermerò".

The President assicura che farà di tutto per agevolare il passaggio del testimone a Donald Trump che si insedierà alla Casa Bianca il 20 gennaio.

Non poteva mancare nel discorso di Obama un ringraziamento alla moglie Michelle che ha definito la mia "migliore amica".




E poi un accenno alle "rivali" Russia a Cina. Paesi che "non possono eguagliare la nostra influenza nel mondo a meno che non siamo noi a mollare quello in cui crediamo e ci trasformiamo in un altro grande Paese che fa il prepotente con i vicini più piccoli".