(Teleborsa) - In tempo di crisi si taglia su tutto. O quasi perchè di mangiare proprio non se ne può fare a meno. Mentre riempite il vostro carrello, però, tenete a mente che in Italia i prezzi medi per il cibo, le bevande non alcoliche e il tabacco sono piu' alti di nove punti percentuali rispetto alla media dell'Unione Europea.

Il paese più caro per l'alimentazione è la Danimarca (+45% rispetto alla media) mentre se volete risparmiare fate un salto in Polonia (-37%). E' quanto emerge dalle ultime rilevazioni Eurostat sui prezzi provvisori al consumo e gli effetti sui consumatori nell'ultimo mese

In particolare,a far alzare l'asticella del 21% il gruppo "latte, formaggio e uova", 18% per pane e cereali, 12% per la carne, 8% per il pesce e 5% per il pesce mentre costano il 3% in meno oli e grassi.

"Una analisi che riflette numerosi fattori che vanno dalla situazione economica generale dei Paesi alle abitudini a tavola ma che dipende anche dalle caratteristiche del sistema agroalimentare delle diverse realtà. I prezzi alla produzione agricola per alcuni prodotti come i cereali sono spesso determinati a livello comunitario se non addirittura internazionale", precisa la Coldiretti a commento dei dati.