(Teleborsa) - Sono giornate molto volatili queste per il mercato valutario, sollecitato da più parti, ma sempre condizionato dall'andamento dell'inflazione e dalle future strategie delle banche centrali.

L'euro stamattina è apparso piuttosto nervoso, specie dopo la doccia fredda dell'inflazione dell'Eurozona, che è salita delle attese a gennaio, così come in Spagna e Francia. La crescita dei prezzi verso il target della BCE potrebbe implicare una repentina inversione di rotta della politica monetaria dell'Eurotower.

Il cambio euro/dollaro negli ultimi giorno ha recuperato un po' a beneficio della moneta unica a 1,0705 USD, scontando anche una politica più protezionistica del nuovo Presidente americano Donald Trump. Questo potrebbe implicare una svalutazione del dollaro per ragioni competitive.