(Teleborsa) - Conti in rosso per il colosso energetico tedesco E.On, che chiude l'esercizio 2016 con una perdita netta record di 8,45 miliardi di euro, a causa delle svalutazioni legate alla vendita degli asset petroliferi che hanno pesato per ben 25 miliardi. Anche il 2015 aveva chiuso in perdita per 7 miliardi a causa della ristrutturazione.

"Il 2016 e' stato un anno di transizione", ha detto il CEO del gruppo Johannes Teyssen, aggiungendo che la ristrutturazione "permette di focalizzare tutte le nostre energie sui nostri tre core business: le reti, le soluzioni per i clienti e le rinnovabili".