(Teleborsa) - E' ancora tinta di rosso la metà seduta delle principali piazze europee. A pesare sul sentiment degli investitori la ritirata di Donald Trump e dei Repubblicani sull'abolizione e sostituzione dell'ObamaCare.
La riforma sanitaria voluta dall'ex presidente Barack Obama ha resistito agli assalti di Trump e ha dimostrato che per l'attuale inquilino della Casa Bianca non è poi così facile portare avanti le promesse elettorali.
Non è bastato a risollevare il sentiment degli investitori, nemmeno il miglioramento delle condizioni economiche in Germania, segnalato dall'indice IFO di marzo.
Sul valutario, l'Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con un guadagno frazionale dello 0,68%. Seduta positiva per l'oro che sta portando a casa un guadagno dell'1,02%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) in calo (-0,85%) si attesta su 47,56 dollari per barile.
Nello scenario borsistico europeo scivola Francoforte, con un netto svantaggio dello 0,74%. In rosso Londra che evidenzia un deciso ribasso dello 0,70%. In rosso anche Parigi che scivola dello 0,31%. A Piazza Affari, il FTSE MIB si allinea al calo europeo mostrando un- 0,74%
Forte nervosismo e perdite generalizzate a Milano su tutti i settori, senza esclusione alcuna.
Pochi i titoli del principale listino di Milano che continuano con il segno più.
Sfreccia Ferrari che avanza dell'1,89%. A dare vigore al titolo del Cavallino rampante, la prima vittoria della stagione al mondiale di Formula 1.
Freccia verde per Banca Mediolanum grazie a Citigroup che ha alzato il prezzo obiettivo.
Stessa sorte per Telecom Italia dopo che Macquarie ha alza il target price.
I più forti ribassi, invece, si verificano su Buzzi Unicem (-3,02%).
Rosso profondo anche per Unicredit che procede in calo del 2,22%.
In apnea CNH Industrial che mostra ribassi di oltre il 2%.