(Teleborsa) - Nessuna dichiarazione congiunta al termine del G7 Energia di Roma che è stato chiuso oggi dal ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. La dichiarazione congiunta non è arrivata perché gli Stati Uniti stanno rivedendo la propria politica energetica e climatica quindi "non e' stato possibile firmare una dichiarazione congiunta che coprisse tutti i punti della discussione", ha spiegato il ministro.

La due giorni che si è aperta ieri 9 aprile e si è chiusa oggi, 10 aprile, ha visto molti temi sul tavolo. Tra i principali punti in discussione la sicurezza energetica, il gas naturale, la Cybersicurezza, le Reti elettriche e l' integrazione delle rinnovabili.

Si è parlato anche di nuovi driver energetici e delle dinamiche dell'occupazione nella transizione energetica. E poi ancora ricerca e innovazione, transizione ed efficienza energetica.

Non poteva mancare la discussione sull'eliminazione progressiva dei sussidi inefficienti alle fonti fossili sui trasporti "low carbon" e sui carburanti alternativi. Il ministro Calenda ha parlato anche del Gasdotto Tap-Trans Adriatic Pipeline (TAP) che tanto sta facendo discutere. "Cambiare adesso l'approdo del TAP equivarrebbe a dire che non lo facciamo ed è fondamentale farlo", ha spiegato Calenda che non ha dubbi sul fatto che l'infrastruttura vada fatta.