(Teleborsa) - Dalle bancarelle al web. Abusivismo e contraffazione invadono la rete: tra attività commerciali irregolari, fraudolente o del tutto sommerse, il nero dell’online genera un fatturato di circa 700 milioni di euro l’anno. Un fenomeno oltre i livelli di guardia, che non danneggia solo le imprese oneste, ma anche i consumatori che passeggiano per la rete. Ormai diventata più pericolosa della strada: nel 2015 sono state denunciate oltre 140mila frodi o truffe informatiche, circa 394 al giorno. Un ritmo quattro volte superiore a quello di scippi e rapine (98 al giorno).

E’ quanto emerge da un rapporto su opportunità e rischi commerciali del web elaborato da Confesercenti con la collaborazione tecnica di Ref Ricerche

I consumatori vengono truffati via web in ogni parte d’Italia, anche se le denunce arrivano con maggiore frequenza soprattutto dalle province del nord. Complessivamente, si stima che l’80% dei siti web dedicata al commercio di prodotti di lusso abbia in catalogo merce contraffatta, e che oltre un consumatore su quattro (25,6%) a comprare almeno una volta un prodotto o un servizio illegale. Ad essere particolarmente colpiti sono soprattutto elettronica e moda, in particolare per i capi di lusso e per le grandi firme. Ma l’abusivismo e la contraffazione investono anche farmaci ed integratori, con gravi rischi per la salute pubblica.