(Teleborsa) - Sarebbe opportuno che la Federal Reserve aspettasse fino alla fine dell'anno per decidere quando alzare nuovamente i tassi di interesse negli Stati Uniti. Ne è convinto il Presidente della Fed di Chicago, Charles Evans, che durante un discorso alla New York University ha ricordato la persistente debolezza delle pressioni inflazionistiche, sebbene il tasso di disoccupazione oscilli al minimo in 16 anni.

Il banchiere ha affermato di sostenere l'attuale politica di aumento del costo del denaro della Fed "molto graduale" e la decisione di ridurre lentamente il bilancio.

"Non voglio focalizzarmi sulle piccole differenze che si verrebbero a creare se la banca centrale statunitense alzasse i tassi due, tre, o quattro volte nel corso del 2017 - ha aggiunto il governatore - l'elemento importante è che l'attuale contesto supporta strette monetarie molto graduali".

Prima di Evans, si è espresso il Presidente della Fed di New York, William Dudley. Anch'esso ha parlato di "inflazione USA un po' bassa", ma che potrebbe crescere assieme ai salari e ad un mercato del lavoro che si conferma in miglioramento. Secondo il funzionario dell'istituto guidato da Janet Yellen, tutto questo "potrebbe consentire alla Fed di ritirare gradualmente gli stimoli".