(Teleborsa) - Italia sempre più anziana: aumentano ictus, lesioni del midollo spinale e sclerosi multipla. In Italia è affetto da una demenza un over80 su 4, ma nell’arco di 25 anni i casi raddoppieranno.

Oggi più del 50% dei pazienti nei reparti di riabilitazione intensiva sono legati a patologie di ordine vascolare o anossica. Se ne è parlato a Trieste in occasione del 18° Congresso Nazionale della Società Italiana di Riabilitazione Neurologica – SIRN, presieduto dal presidente della società scientifica, Carlo Cisari. Cinquecento gli specialisti presenti.

Basta ricordare che la popolazione italiana ha una elevata longevità: la speranza di vita alla nascita è di 80,3 anni per gli uomini e 84,9 per le donne, superiore alla media europea, che è di 77,9 e 83,3. E’ soprattutto l’ictus, la lesione celebrale focale, la malattia più frequente legata all’invecchiamento. I numeri sottolineano, però, una lieve diminuzione di incidenza rispetto agli anni scorsi, ma sono anche migliorate le capacità di cura in fase acuta.

A preoccupare, però, sono anche le demenze: queste, nel 2050, supereranno i 130 milioni di casi al mondo. In Italia ne è affetto un ultra80enne su 4, per un totale di circa 1 milione e 200mila casi, ma nell’arco di 25 anni i casi diventeranno 2 milioni e mezzo e riguarderanno un over80 su 2.