(Teleborsa) - La Banca Centrale Europea è preoccupata per il rischio di guerre commerciali e, di un euro più forte, proprio mentre i dati economici suggeriscono che la tanto attesa ripresa economica della zona euro sta perdendo velocità.

Avvertimenti dell'Eurotower che, unitamente alle ultime statistiche congiunturali deboli, suggeriscono che la banca guidata da Mario Draghi si muoverà con cautela per eliminare il piano di acquisto di titoli (c.d. Quantitative Easing) e seguire la Federal Reserve nell'innalzare i tassi di interesse.

In un quadro contrastato di indicatori macroeconomici, sui primi mesi del 2018, Benoit Coeuré, esponente chiave della BCE, ha definito "appropriata" l'attuale linea espansiva di politica monetaria dell'istituto, come peraltro emerso dai verbali della banca centrale. Gli stimoli - ha spiegato durante un suo intervento a Parigi - "restano necessari" per favorire un ritorno dell'inflazione a livelli in linea con gli obiettivi dell'istituzione (2%).

Parole che, sul mercato del Forex, hanno fatto registrare un passo indietro dell'euro nei confronti del dollaro. Le dichiarazioni di Coeuré, unitamente a ciò che è emerso dai verbali BCE, lasciando presagire un atteggiamento di complessiva cautela da parte del board, orientato a modificare il proprio messaggio di politica monetaria.

Guardando al futuro, il membro del Board dell'Eurotower, ha tuttavia avvertito che l'economia della zona euro, potrebbe versare in condizioni migliori di quanto precedentemente ipotizzato e, di conseguenza, i tassi di riferimento BCE potrebbero essere progressivamente elevati più delle aspettative.