(Teleborsa) - Sale oltre le attese l'inflazione in Italia a maggio.
Secondo le stime preliminari fornite dall'ISTAT nel mese in esame l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,4% su base mensile e dell’1,1% su base annua, in significativa accelerazione rispetto al +0,5% di aprile.
Gli analisti avevano stimato una crescita annua dello 0,8%.
La marcata ripresa dell’inflazione, spiega l'Istituto nazionale di statistica, si deve prevalentemente ai prezzi dei beni alimentari non lavorati, la cui crescita tendenziale passa da +0,7% di aprile a +2,4%, e dei beni energetici non regolamentati (da +2,7% a +5,3%). A questi fattori si aggiunge l’inversione di tendenza della dinamica dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da -0,7% a +1,7%).
L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici si attestano rispettivamente a +0,8% e +0,9% (da +0,5 di aprile per entrambe).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto - il cosiddetto "carrello della spesa" - salgono dello 0,8% in termini congiunturali e del 2,1% in termini tendenziali (in accelerazione da +1,4% del mese precedente).
Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,4% su base mensile e dell’1,1% su base annua (+0,6% ad aprile).
Cibo e energia mettono le ali all'inflazione in Italia
Il dato ha mostrato a maggio una crescita tendenziale dell'1,1%. Corre anche il carrello della spesa
31 maggio 2018 - 11.14