(Teleborsa) - Lunedì 16 luglio il Presidente della Regione Sicilia, Musumeci, ha riunito presidenti e gli amministratori delegati delle società di gestione degli aeroporti di Palermo, Catania, Trapani, Comiso, Pantelleria e Lampedusa, che siederanno intorno a un tavolo a cui sono stati invitati gli assessori regionali al Turismo, alle Attività produttive e alle Infrastrutture e alla Sanità Sandro Pappalardo, Mimmo Turano, Marco Falcone e Ruggero Razza, e il presidente dell'Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC) Vito Riggio.

La proposta del governatore siciliano è già nota: ridisegnare la governance degli aeroporti per arrivare a costituire due società di gestione, una per l'area occidentale e l'altra per quella orientale dell’isola, introdurre la continuità territoriale in modo allargato ai singoli scali, coinvolgere i privati nei programmi di sviluppo con conseguente estensione alle operazioni di comarketing.

Musumeci vuole riscrivere il sistema aeroportuale in Sicilia, per superare le divisioni degli ambiti e agire in una visione globale, garantendo la mobilità dei residenti e l'incoming turistico.

Il Presidente della Regione Sicilia fa intendere che le future società dovrebbero avere un assetto pubblico-privato. E per quanto concerne la continuità territoriale, a suo avviso non può continuare a limitarsi a Pantelleria e Lampedusa, ma va estesa alla Sicilia. Argomento, questo, da affrontare a livello di commissione europea e che richiederà verosimilmente una lunga trattativa.