(Teleborsa) - Nel periodo compreso tra aprile e giugno in Italia sono nate 1000 imprese al giorno a fronte delle 670 che chiudevano i battenti. Il dato emerge da uno studio condotto da Unioncamere-Infocamere, che ha esaminato natalità e mortalità delle imprese italiane nel secondo trimestre del 2018.

La dinamica positiva riflette comunque un rallentamento rispetto al 2017. Il saldo attivo di 31.118 imprese è inferiore di circa 5 mila unità rispetto ad un anno fa, quando la crescita era stata di 35.803 unità. Determinante è stato un aumento delle chiusure (4 mila in più rispetto allo stesso periodo 2017), mentre le iscrizioni si sono mantenute stabili.

Alberghi e ristoranti, commercio e agricoltura i settori che sono cresciuti di più in valore assoluto nel trimestre. Attività professionali, servizi alle imprese, sanità e, di nuovo, il settore del turismo e dell’ospitalità quelli che hanno mostrato la dinamica più brillante in termini percentuali.

"Nonostante le incertezze legate al rallentamento dell’economia gli italiani continuano a scegliere di fare impresa. Ma registriamo che un numero crescente di imprenditori è costretto a chiudere i battenti" ha commentato il presidente di Unioncamere Carlo Sangalli.