(Teleborsa) - Per arginare il riversamento dei rifiuti in plastica negli oceani nasce Alliance to End Plastic Waste (AEPW), una associazione di 30 grandi aziende nel settore della chimica e dei beni di consumo, dislocate un po' in tutto il mondo (Nord e Sud America, Europa, Asia e Su-Est asiatico, Medioriente ed Africa).

L'obiettivo è quello di limitare il riversamento dei rifiuti in plastica negli oceani. Secondo uno studio di Ocean Conservancy infatti, oltre il 90% della plastica negli oceani arriva via fiume e proviene dai 10 corsi d'acqua principali al mondo (di cui otto in Asia e due in Africa), mentre il 60% dei rifiuti di plastica nell'oceano arriva da cinque Paesi del Sud-Est asiatico.

Per questo motivo, l'AEPW ha deciso di investire 1,5 miliardi di dollari nei prossimi 5 anni per limitare questo fenomeno e predisporre strumenti deterrenti, attraverso campagne e progetti di collaborazione per una gestione integrata dei rifiuti ed una sensibilizzaizone sul problema. Fra i partecipanti note aziende come BASF, Henkel, Procter & Gamble, ExxonMobil, la jointe venture Chevron Phillips Chemical Company, SUEZ, Shell, Total, Veolia e l'italiana Eni attraverso Versalis.

"Siamo di fronte a una sfida globale seria e complessa, da affrontare con la massima rapidità e con una leadership forte", dichiara David Taylor, presidente e Ceo di Procter & Gamble e presidente dell’AEPW