(Teleborsa) - Dopo le chiare e "dure" prese di posizione dell'altro vicepremier Di Maio e del co-leader M5S Di Battista sulla assoluta opposizione alla TAV (addirittura "Dibba" ha "invitato" il leader del Carroccio nel caso a tornarsene con Berlusconi, n.d.r.), un Matteo Salvini "accomodante", senza tuttavia procedere ad alcuna rinuncia sostanziale, ha dichiarato: "Troveremo come sempre una soluzione con i 5 Stelle. Io non vedo spaccature nel Governo: non mi nteressano inutili polemiche o retroscena. Ci siederemo attorno a un tavolo e faremo la scelta di buon senso che serve agli taliani, all'economia e all'ambiente".

"Se l'opera riduce i tempi, l'inquinamento ed è conveniente perché non farla? - ha aggiunto il Ministro dell'Interno - E questa
è la domanda alla quale tutti, senza pregiudizi, dobbiamo rispondere".

Luigi Di Maio, in risposta alle "certezze di Salvini" sulla realizzazione della Torino-Lione, si era appena espresso oltremodo chiaramente. Parole "forti", veramente da "difficile" marcia indietro: "Direi che il discorso é chiuso, possiamo semplicemente dire che finché sarà al Governo il M5S quel cantiere non inizierà a fare il buco, perché non è stato scavato neanche un buco e neanche un centimetro".